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Tommaso Bozza (Mantignana di Corciano, 1903 - Roma, 2004) si trasferì a Milano per completare gli studi nei primi anni Trenta del secolo scorso, per motivi cui si accenna nella breve biografia inclusa nel volume. Qui divenne amico di molti artisti ed intellettuali dell'epoca, mentre altri ne conobbe quando si trasferì a Roma per proseguire l'intrapresa carriera di bibliotecario. In seguito fu dirigente nelle biblioteche dello Stato, studioso della Controriforma in Italia e, dal '57 al '59, dirigente dell'Ufficio Culturale della DC. Lasciò numerose carte, tra cui autografi di personalità famose, che il figlio Carlo ha ordinato in un archivio. Tra queste carte è una lettera di Diego Fabbri risalente al dicembre 1957, che accompagnava un copione intitolato "Prodigio", di cui l'amico Bozza era richiesto di dare un giudizio. A partire da questo copione Carlo Bozza ha ricostruito il successivo iter artistico e letterario sino ai nostri giorni della commedia "Delirio", che ne discende direttamente e fu portata in tournée dalla Compagnia Renzo Ricci Eva Magni dal gennaio al marzo del 1958.